Il peso e il suo mantenimento e/o recupero è fortemente influenzato da abitudini alimentari irregolari; saltare la colazione, per esempio, è spesso associato all’obesità, al diabete di tipo 2, all’ipertensione e alle malattie cardiovascolari, ma l’impatto preciso dei tempi dell’orologio interno del corpo sui pasti, è meno chiaro.
Un nuovo studio, recentemente pubblicato su Diabetes Care, e condotto dall’Università di Tel Aviv ha identificato l’effetto della colazione sull’espressione dei “geni dell’orologio” che regolano le risposte di glucosio e insulina post-pasto sia degli individui sani che dei diabetici. Dimostra, più nello specifico, che il consumo della colazione innesca la corretta espressione del gene dell’orologio ciclico che porta a un miglioramento del controllo glicemico. Il gene dell’orologio circadiano regola non solo i cambiamenti circadiani del metabolismo del glucosio, ma anche il peso corporeo, la pressione sanguigna, la funzione endoteliale e l’aterosclerosi.
Consumare la colazione prima delle 9:30 AM, rispettando quindi il giusto orario di assunzione del pasto, potrebbe portare a un miglioramento dell’intero metabolismo del corpo, facilitare la perdita di peso e ritardare le complicazioni associate al diabete di tipo 2 e ad altri disturbi legati all’età.
Per lo studio, 18 volontari sani e 18 volontari obesi con diabete hanno preso parte a una giornata di test con colazione e pranzo e a una giornata di test con solo pranzo. In entrambi i giorni, i ricercatori hanno condotto analisi del sangue sui partecipanti per misurare l’espressione genica del loro orologio postprandiale, glucosio plasmatico, insulina e peptide-1 intatto come glucagone-1 (iGLP-1) e dipeptidil peptidasi IV (DPP-IV). Sia negli individui sani che nei diabetici, il consumo della colazione ha acutamente migliorato l’espressione di specifici geni dell’orologio legati a una perdita di peso più efficiente ed è stato associato a un miglioramento dei livelli di glucosio e di insulina dopo pranzo.
Al contrario, nei giorni di prova che prevedevano solo il pranzo (quando i partecipanti saltavano la colazione), i geni dell’orologio correlati alla perdita di peso erano scarsamente regolati, portando a picchi di zucchero nel sangue e a scarse risposte all’insulina per il resto della giornata, suggerendo anche che saltare la colazione porta ad un guadagno di peso anche senza l’incidenza di consumo eccessivo di cibo durante resto della giornata