Le persone che cominciano a soffrire di ipertensione prima dei 40 anni sono a maggior rischio di malattie cardiache e ictus. È quanto emerge da due ricerche, una statunitense e una coreana, entrambe pubblicate da JAMA.
Nei due studi, i ricercatori hanno valutato l’ipertensione usando i target aggiornati dall’American Heart Association e dall’American College of Cardiology nel 2017, che hanno abbassato la soglia di definizione dell’ipertensione a livelli superiori a 130 mm/Hg per la massima, e 80 mmHg per la minima, mentre prima la soglia era di 140/90.
Nella prima ricerca, il team, guidato da Yuichiro Yano, della Duke University di Durham, nella Carolina del Nord, ha seguito 4.800 giovani americani, rilevando che un aumento della pressione arteriosa prima dei 40 anni si associa a un rischio fino a 3,5 volte più alto di malattie cardiache e ictus, in 19 anni di follow-up.
Il secondo studio, coordinato da Sang Min Park del Seoul National University Hospital, in Corea del Sud, ha analizzato i dati relativi a quasi 2,5 milioni di giovani, per oltre un decennio, riscontrando un’associazione tra l’insorgenza dell’ipertensione prima dei 40 anni e un maggior rischio di malattie cardiache e ictus. In particolare, in quest’ultima ricerca, le donne hanno mostrato un 76% in più di rischio di malattie cardiovascolari, mentre gli uomini avevano l’85% in più di probabilità rispetto ai coetanei con pressione sanguigna normale.