E’ tempo di banchetti e libagioni. Un po’ di buon vino a tavola non può mancare. A tale proposito Jean-Pierre Rifler, ricercatore francese, ha recentemente pubblicato un’analisi delle conoscenze attuali. In questa revisione l’autore pone l’accento sugli effetti cardiovascolari del moderato consumo di vino, sostanzialmente mediati dal suo elevato contenuto in sostanze antiossidanti (polifenoli), per proseguire sugli effetti energetici e sul potenziale effetto di allungamento della vita.
In altre parole si ribadisce l’efficacia dell’azione antiossidante del vino che è però esclusiva delle soluzioni alcoliche. Ovvero, il succo d’uva senza alcol – a detta dell’autore – non avrebbe alcuna di queste proprietà benefiche. In pratica è la piccola dose di alcol che consente la biodisponibilità dei polifenoli.
In conclusione, per Rifler, un consumo moderato di vino dopo i 50 anni, può allungare la vita. Bere meno e bere meglio per vivere più a lungo, questo vale specie per noi italiani che produciamo i migliori vini del mondo!